Cellule Mesenchimali

che cosa sono?

Le cellule mesenchimali sono un tipo di cellule staminali multipotenti che derivano dal mesenchima, un tessuto embrionale, sono presenti nel corpo sia durante lo sviluppo embrionale che nell’organismo adulto. Esse hanno suscitato un grande interesse nella medicina rigenerativa, poiché il loro potenziale di differenziarsi in vari tipi di cellule, inclusi osteoblasti (cellule ossee), condrociti (cellule cartilaginee) e adipociti (cellule adipose), può essere sfruttato per trattamenti medici finalizzati alla riparazione di tessuti danneggiati o  per affrontare alcune malattie. 

UTILIZZO DELLE CELLULE MESENCHIMALI

Le cellule mesenchimali rappresentano un elemento di fondamentale importanza nell’ambito dell’ortopedia per favorire la rigenerazione dei tessuti connettivi, ossei e cartilaginei. L’efficacia di questa terapia nella riparazione dei tessuti ossei è oggetto di studi in costante evoluzione, paralleli alla ricerca di nuovi impianti capaci di accelerare la proliferazione e differenziazione cellulare per accelerare il processo di guarigione.

Questo innovativo approccio terapeutico non mira affatto a sostituirsi all’attività protesica, ma ritardarne la necessità.

Come avviene l'intervento?

Attraverso un prelievo di piccola entità di tessuto adiposo del paziente, attraverso un processo meccanico di centrifugazione e filtrazione si ottiene la frazione vascolare stromale, una combinazione di centinaia di migliaia di cellule per ogni grammo di tessuto adiposo raccolto. Successivamente, queste cellule vengono delicatamente inserite nell’articolazione danneggiata del paziente. Qui, ha inizio il processo di riparazione cellulare.
L’obiettivo di questa innovativa tecnica è di risolvere in modo non invasivo importanti patologie degenerative, come ad esempio l’artrosi del ginocchio.

Quali risultati attendersi

Dall’ortobiologia, ci si può attendere diversi risultati benefici, specialmente nei pazienti affetti da patologie dell’apparato locomotore, come l’artrosi o altre condizioni degenerative delle articolazioni. Ecco di seguito alcuni esempi:

  1. Miglioramento della qualità della cartilagine: L’obiettivo principale dell’ortobiologia è favorire il ringiovanimento e il miglioramento della cartilagine articolare. Ciò può portare a una maggiore mobilità e riduzione del dolore nei pazienti affetti da disturbi articolari.

  2. Ritardare o evitare interventi chirurgici sostitutivi: L’utilizzo di terapie rigenerative può consentire ai pazienti di ritardare o evitare l’intervento di sostituzione di un’articolazione con una protesi. Questo può essere vantaggioso per coloro che preferiscono evitare un’operazione invasiva o che non sono ancora pronti per un intervento chirurgico.

  3. Riduzione del dolore e dell’infiammazione: Le terapie rigenerative, come l’iniezione di PRP (plasma ricco di piastrine) o altre sostanze biologiche, possono contribuire a ridurre il dolore e l’infiammazione associati a disturbi articolari o lesioni.

  4. Miglioramento della funzionalità articolare: Riparando o rigenerando il tessuto danneggiato, l’ortobiologia può migliorare la funzionalità delle articolazioni colpite, consentendo al paziente di svolgere le attività quotidiane in modo più agevole.

  5. Riduzione della dipendenza dai farmaci: Migliorando le condizioni dell’articolazione e riducendo il dolore, l’ortobiologia può aiutare a ridurre la necessità di assumere farmaci antidolorifici o antinfiammatori a lungo termine.

Open chat
1
Scan the code
Ciao
Hai bisogno di aiuto?