VISITA SPECIALISTICA ORTOPEDICA

che cos'è?

La visita ortopedica, condotta da uno specialista, analizza lo stato dell’apparato locomotore (ossa, articolazioni e muscoli) in condizioni normali e dopo traumi.

L’obiettivo primario di questa visita è identificare e diagnosticare eventuali anomalie, disturbi o disfunzioni che possano interessare il sistema muscolo-scheletrico del paziente. Il medico ortopedico, grazie alla sua esperienza e conoscenza, esegue varie manovre e test di movimento per valutare la funzionalità e la mobilità delle articolazioni e dei muscoli.

 

A che cosa serve?

La visita ortopedica è un esame medico essenziale che mira a studiare in dettaglio la struttura e la funzionalità dell’apparato locomotore. Grazie a questa valutazione accurata, è possibile diagnosticare una vasta gamma di patologie, sia acute che croniche, nonché quelle di natura degenerativa, che possono colpire la colonna vertebrale, gli arti superiori (spalla, gomito, mano e polso) o gli arti inferiori (anca, ginocchio, piede e caviglia).

Tra le condizioni più frequenti che possono essere individuate e trattate durante la visita ortopedica, troviamo l’artrosi, i patologie meniscali, le lesioni ai legamenti del ginocchio e alla cuffia dei rotatori, la sindrome del tunnel carpale, l’alluce valgo, il neuroma di Morton, la sindrome da compressione del nervo ulnare e la fascite plantare.

Inoltre, tale visita riveste un ruolo cruciale per la gestione post-traumatica delle lesioni. In caso di traumi, il medico ortopedico può valutare attentamente le strutture coinvolte e determinare il trattamento appropriato per favorire il recupero e la riabilitazione del paziente.

In sintesi, la visita ortopedica è uno strumento diagnostico prezioso, poiché consente di individuare e affrontare una vasta gamma di problemi legati all’apparato locomotore.

Come si svolge la visita?

La visita ortopedica si sviluppa attraverso diverse fasi. Inizialmente, il medico esegue un’analisi approfondita delle condizioni cliniche del paziente. Questa fase comprende non solo l’indagine dei sintomi attuali, ma anche la raccolta di informazioni riguardanti eventuali disturbi pregressi, il tipo di attività lavorativa svolta e le pratiche fisiche abituali svolte del paziente.

Proseguendo con l’esame, il medico si dedica all’analisi dettagliata della struttura e delle funzionalità dell’apparato locomotore. Durante questa fase, il professionista potrebbe concentrarsi su diversi aspetti, quali la postura, la forza muscolare, l’ampiezza dei movimenti, la presenza di gonfiori e i riflessi.

La visita ortopedica può concludersi con una diagnosi, se il medico riesce a identificare il problema in modo chiaro e definito. Altrimenti, potrebbe essere necessario effettuare ulteriori accertamenti diagnostici, come radiografie, Tomografia Computerizzata (Tac), risonanze magnetiche, nonché esami del sangue, delle urine o del liquido articolare. Questi test aggiuntivi consentono di ottenere ulteriori informazioni sulla condizione del paziente, contribuendo a un processo decisionale più accurato per la cura e il trattamento.

ci sono norme di preparazione?

Durante la visita ortopedica, è fondamentale che il paziente porti con sé eventuali referti di analisi, come radiografie o altri esami, che possono risultare utili per una valutazione accurata della situazione. Questi documenti forniscono al medico informazioni preziose sulla storia clinica del paziente e possono aiutare a identificare patologie o lesioni pregresse che potrebbero influenzare la condizione attuale.

La presenza di referti di analisi permette al medico di individuare possibili problemi strutturali, anomalie o cambiamenti nel sistema muscolo-scheletrico, contribuendo così a una diagnosi più precisa e informata. Questo approccio consente di sviluppare un piano di trattamento personalizzato, adattato alle specifiche esigenze del paziente.

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